Grande delusione.
2 attori che possiamo tranquillamente definire “miti”: John Malkovich e Peter Stormare, peraltro autori di una buona prova. Grande attenzione per la fotografia, i paesaggi, le ambientazioni. Budget sicuramente alto. Risultato deludente.
Troppo buchi nella sceneggiatura, troppe incongruenze (il finale su tutte), un film che vuole essere di formazione ma che non lo è, un film che ammicca all’azione ma non lo è, un film che mette molta carne al fuoco ma che non riesce a fare una sintesi ne a descrivere compiutamente questa educazione diversa, se non superficialmente e con molti stereotipi.
Cosa vuole raccontarci il regista ? Cosa ci vuole trasmettere l’autore del libro ?
In effetti è un film che punta molto sull’esecuzione, anche sui buoni inserimenti musicali (scelti da Mauro Pagani), ma in effetti c’è qualche buco di sceneggiatura. Devo dire che appunto il secondo tempo mi ha lasciato perplesso, il primo più o meno bene. E poi credo abbia esagerato sui troppi flashback temporali. Peccato, poteva farlo un pò meglio.
Bah io un 6 glielo dò! Magari generoso ma glielo dò. 🙂
Buonanotte!
Si, un 6 ci sta tutto, soprattutto per la buona realizzazione tecnica e per le ambientazioni. Hai ragione sugli inserimenti musicali, tutti abbastanza azzeccati…
Non sei il primo che me lo dice….
ricordo una intervista a nicolai lilin diversi mesi fa, strano personaggio tetro, paranoico perso nel suo io…
non l’ho visto. Ma quando c’è Malkovich io guardo il flm anche soltanto per vedere l’interpretazione di Malkovich.
Quindi, nonostante la pioggia di giudizi negativi, lo vedrò.
E fai bene, John Malkovich è, come al solito, assai convincente…