Nella mia nuova sfida personale, imparare un inglese accettabile perlomeno per viaggiare e scambiare quattro parole, ho deciso di guardare film e telefilm in lingua originale e con sottotitoli.
Dopo aver rivisto Blade Runner (di cui voglio parlare a breve), martedì sono andato al cinema City di Genova che ha sempre un appuntamento settimanale con i film in lingua originale.
Colpa delle stelle è un film difficile e commovente: difficile perché parla di ragazzini col cancro, delle loro vite e della loro ricerca di affetto e di amore; commovente perché il tema non può lasciare indifferenti e perché, oltre ad una minima percentuale di pietismo che proprio non si può eliminare, c’è una bella sceneggiatura che lascia intravedere il dolore e la sofferenza senza mostrarlo tutto, in quanto lo spettatore è comunque un animale intelligente e non ha sempre bisogno di vedere tutto.
E’ un bel film, senza dubbio. Ben recitato (i due giovani protagonisti diventeranno sicuramente dei buoni attori, poi ci sono Laura Dern e Willem Dafoe, pezzi da novanta del cinema indipendente USA), ben sceneggiato (si cerca davvero di capire il problema e l’angoscia, con uno sforzo notevole per entrare in empatia con i personaggi) con personaggi ben caratterizzati e uno stile tutto sommato “allegro”, nella misura concessa dalla vicenda.
Da vedere.